martedì 15 febbraio 2011

ricariche della COOP...ecologiche?

La coop vende delle ricariche di detergenti intimi e saponi, in maniera tale da non produrre altra plastica (come c'è scritto sulla confezione il 70% di plastica in meno).
Solo che la ricarica poi va buttata nell'indifferenziata...quindi non è meglio comprare plastica che poi almeno si può riciclare?

lunedì 7 febbraio 2011

Mooncup

Dedico questo post a tutte le donne che irrimediabilmente una volta al mese devono fare i conti con quelle che gli uomini non avranno mai!


La Mooncup è stata studiata dalle donne per le donne. 


Pratica, economica, ecologica, etica.

Niente più macchie, niente più irritazioni e secchezza vaginale. 

Per molti anni avrai bisogno di una sola Mooncup: ti aiuterà a risparmiare denaro e rispettare l’ambiente.

La Mooncup è l'originale realizzata in silicone ipoallergenico. Non altera l’equilibrio della mucosa vaginale né deposita fibre estranee in vagina. Con la Mooncup il tuo corpo non sarà a contatto con sostanze chimiche.

La Mooncup è ideale per viaggiare, nuotare, fare sport e per la notte. 
È perfettamente tollerata anche dalle donne allergiche o con pelle molto sensibile.

All’interno della coppetta troverai alcune comode tacche di misurazione, per aiutarti a monitorare il tuo flusso mestruale. 
È molto utile per le donne che devono riportare al proprio medico informazioni riguardo alla quantità del sangue.
Se inserita correttamente la Mooncup è così confortevole da non sentirla.

All'inizio può essere necessario fare un po' di pratica per trovare l'angolazione corretta e la posizione più adatta al proprio corpo.
Una volta imparato, però, sarai sorpresa nello scoprire come è facile da usare.

La Mooncup si inserisce piegata e si apre da sola una volta inserita in vagina. Va svuotata ogni 4-8 ore a seconda dell’intensità del flusso. Poi basta sciacquarla o asciugarla con una salviettina e reinserirla. Può essere sterilizzata tra un ciclo e l’altro per avere la massima garanzia di igiene.






mercoledì 2 febbraio 2011

San valentino eco

Si sta avvicinando san Valentino e quindi ho fatto qualche saltino sul web alla ricerca di qualcosa di utile.

Cuoricini di tessuto riciclato




Ingredienti
abbigliamento e biancheria scartati
lane e fili colorati
forbici 
colla vinilica
colla a caldo

Procedimento
STEP 1: ricavare delle strisce di tessuto, lunghezza ed altezza sono soggettive, nel senso che: più corte sono le strisce più piccolo diventerà il cuore, più alte sono le strisce più pacioccone sarà il risultato (anche se quest'ultimo effetto dipende molto dal tipo di tessuto usato: maglia = "pacioccaggine", t-shirt = cuore magrolino). 
STEP 2: arrotolare le strisce a salsicciotto e girarci tutt'attorno della lana o del filo colorato. Quando arrivo in fondo taglio la cima e solitamente la fisso con un pò di colla vinilica al tessuto.
STEP 3: arrotolare un capo del salsicciotto su se stesso, incollandolo con la colla a caldo.
STEP 4: arrotolare alla stessa maniera anche l'altro capo.
STEP 5: piegare il salsicciotto a metà ed incollare, dimodochè si venga a formare la punta del cuore.
STEP 6: incollare le due cime arrotolate, et voilà, il gioco è fatto!

Infine completiamo i cuoricini con un fiocchetto ed un nastrino per appenderli.










dal blog   http://orkideaatelier.blogspot.com/

martedì 1 febbraio 2011

Nuove me

Il silenzio che quasi ti schiaccia i timpani, il canto degli uccellini che ti fa chiudere gli occhi e sospirare.
L'aria è pulita, fresca. Nonostante sia dicembre non fa freddo, senti i raggi del sole che ti sfiorano il viso.
Che piacere camminare tranquillamente, inoltrarsi tra i sentieri nella speranza di scorgere qualche abitante della montagna.
Quanto mi manca...
In città tutto questo è impossibile.
Il rumore delle auto, il grigiore perenne, lo smog.... e la gente.....
Ogni ritorno in questo mondo è sempre una tortura, una maledizione. Cerco comunque ogni giorno di rimanere a contatto con quel poco di natura che sopravvive in città....
Grazie alle uscite con Mojito e co. posso passeggiare lungo viali alberati e la bici è diventata la mia migliore amica, mi porta dove voglio (quasi) e mi tiene in allenamento. 
Non vedo l'ora che le Tobike arrivino nella mia zona...altro che pullman!





lunedì 31 gennaio 2011

Sostentamento degli uccellini durante l'inverno

Briciole dolci e pezzetti di grasso per aiutare gli uccelli a resistere al freddo e alla neve. L’appello è della LIPU: senza un piccolo aiuto da parte dell’uomo pettirossi, merli, cince, passeri e verdoni non sopravvivranno nei prossimi giorni alla mancanza di cibo.
Il miglior sistema inventato dalla natura per combattere il freddo è quello di nutrirsi – sottolinea la LIPU – E’ molto utile quindi in questi giorni esporre le mangiatoie (già pronte in legno o realizzate in casa con materiali di recupero quali bottiglie di plastica, retine per agrumi o ortaggi o cartoni del latte) su davanzali e balconi o in giardino collocate su un palo di ferro, con pezzetti di grasso e carne, croste di formaggio, frutta fresca e secca, briciole dolci, miscele di semi. Le mangiatoie vanno rifornite regolarmente, senza riempirle con quantità eccessive di cibo che potrebbe deteriorarsi. Non esporre mai cibo salato o piccante in  quanto tossici per gli uccelli.
Numerose specie di uccelli insettivori cambiano in inverno per necessità la propria dieta: ecco allora che merlo, pettirosso, capinera e passera scopaiola si nutrono di briciole dolci (per esempio panettone e plum-cake), biscotti e frutta fresca; cinciarella, cinciallegra e picchio muratore di arachidi non salate, semi di girasole, pinoli sgusciati, frutta secca tritata (noci e nocciole). Per uccelli granivori come passera d’Italia, fringuello, verdone e cardellino miscele di semi vari (miglio, canapa, avena, frumento), semi di girasole, mais spezzato.

Il periodo di installazione – spiega la LIPU – deve obbligatoriamente essere limitato ai di mesi novembre-febbraio. Al di fuori di questi mesi di questi mesi le mangiatoie non vanno utilizzate.


Dove mettere la mangiatoia?
Esistono diversi tipi di mangiatoia, ciascuna va collocata in maniera particolare:
  • appoggiata direttamente sul terreno, se disponiamo di un giardino grande e privo di gatti;
  • altrimenti la mangiatoia va installata su un palo di ferro zincato a circa 1,5 metri di altezza;
  • le mangiatoie da appendere sono ottime per chi ha un balcone, ma si possono anche attaccare ai rami degli alberi.
I segreti per un buon funzionamento
vetri degli edifici sono una trappola per gli uccelli, invisibile quanto mortale. La mangiatoia deve essere posizionata ad alcune decine di metri dalle finestre, oppure molto vicina  (entro 1 metro), così che l’uccello che si invola non abbia una velocità tale da farsi del male.
rifugi: molte specie sono discrete e non amano avventurarsi allo scoperto. Una siepe folta o una macchia di arbusti entro 3-4 metri dalla mangiatoia offre un senso di sicurezza ai piccoli uccelli.
gatti, soprattutto alcuni individui, sono formidabili cacciatori di piccoli uccelli, capaci di acchiapparne da un minimo di 5 fino a 100 ogni anno. Chi ama gli eleganti felini -e gli uccelli allo stesso tempo- deve cercare un compromesso, ad esempio tenendo il micio in casa nelle prime ore del mattino (quando gli uccelli sono più attivi), e mettendogli un collare con dei campanellini in grado di “avvisare” i pennuti della presenza del predatore.
La pulizia della mangiatoia è importante per evitare condizioni igieniche precarie. Occorre rimuovere prontamente i residui che si possono avariare, preferendo cibo secco (es. semi).
La regolarità degli approvvigionamenti è importante, vale a dire è meglio non mettere troppo cibo, bensì offrirlo regolarmente, soprattutto durante le giornate più rigide.
Talvolta i colombi possono essere numerosi, e alcuni comuni hanno emanato ordinanze per regolamentare le forniture di cibo. Per limitare la loro invadenza, si può circondare la mangiatoia con una rete a maglie di 5×5 cm.
Che cibo usare?
Insettivori quali Merlo, Pettirosso, Capinera, Passera scopaiola: briciole dolci (es. panettone, plum-cake), biscotti, frutta fresca.
Insettivori quali Cinciallegra, Cinciarella, Picchio muratore: arachidi non salate, semi di girasole, pinoli sgusciati, frutta secca tritata (noci, nocciole).
Granivori quali Passera d’Italia, Fringuello, Verdone, Cardellino: miscele di semi vari (miglio, canapa, avena, frumento), semi di girasole, mais spezzato.